Milano la città internazionale dell’Italia mi ha ricordato molto Londra, funziona tutto benissimo e un po’ come a Londra nessuno ti presta attenzione. La metro è molto efficiente e per spostarsi da un posto all’altro ci vuole molto tempo. Per andare a lavoro le persone impiegano più di un’ora. Ma questa città ti offre tanto: musei, mostre spettacoli, divertimento ed è anche molto bella piena di arte e cultura.
Finalmente dopo otto anni sono riuscita ad incontrare nuovamente la mia amica Sara, che vive a Milano e mi ha fatto da guida. Abbiamo vissuto insieme in Australia. Qui a Milano abbiamo fatto un bel giro a piedi, prima tappa siamo state ai Navigli, che sono due canali il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese e la Darsena con bei colori riflessi nell’acqua.
Qui ci sono tanti locali e la sera si riempie di persone, infatti è una delle zone più frequentate dai milanesi, ma anche dai turisti, che amano fermarsi qui a fare l’aperitivo. Noi ci siamo andate di giorno e non c’era tanta gente.
La seconda tappa è stata la più bella il Duomo. Vedere il Duomo è sempre una bella emozione, la facciata in stile gotico con tutte le decorazioni è davvero molto bella.
Da qui siamo andate alla Galleria Vittorio Emanuele, ci sono davvero tante persone, ma è difficile che qualcuno incroci il tuo sguardo e non sono molto aperte a parlare. Sembrano sempre tutti molto riservati, che si fanno gli affari propri. Questo è un comportamento che in parte mi piace, perché amo passare inosservata, però alla lunga porta a sentirsi un po’ soli in mezzo alla gente.
Credo che vivere in una grande città sia molto diverso dal paesino dove vivo io, dove alla fine capita spesso di vedere la stessa gente. Sicuramente ti offre molto di più e anche molta più possibilità di lavoro.
A due passi del Duomo di Milano abbiamo potuto gustare dei buoni panzerotti, i proprietari sono pugliesi e il panzerotto è tipico della Puglia, infatti Milano è aperta alle nuove idee. Non mi sembra molto una città italiana, ho ritrovato un’atmosfera tipica straniera anche perché è molto multietnica.
Il panzerotto tipico è fatto con farina, mozzarella filante, pomodoro ed è fritto, è entrato nelle abitudini dei milanesi, infatti molti lo percepiscono come prodotto locale.
Dopo siamo andate verso il Castello Sforzesco che abbiamo visto che era già notte, illuminato è bellissimo.
Dopo volevamo prendere un caffè e siamo entrate da Sturbucks il tipico caffé che si trova a Londra. Sturbucks è nato con l’idea di passare il tempo, ma anche di lavorare al proprio computer, infatti Sturbucks ti offre il Wi-Fi. Qui la gente va perché è cool. Lavorano molto sulla personalizzazione, non c’è solo il semplice caffé o cappuccino, ma anche frappuccino e tanti altri tipi di caffé.
Da Surbucks il caffé costa di più di un caffé normale, ma qui vivi un’esperienza di più alto livello ed è questo che ha fatto la fortuna di Sturbucks. Se cerchi un buon caffè non vai da Surbucks, da Sturbucks vai per vivere un altro tipo di esperienza un po’ di svago un po’ di lavoro.
Devo dire che l’ho trovato un po’ diverso dal tipico Sturbucks perché oltre ai dolci vendevano anche alcolici.
Infine abbiamo preso la metro e siano andate in piazza Venezia da dove parte la via con tutti i negozi.
Quando non si sa che fare si può sempre andare a passare il tempo per negozi.
Invece di fare l’aperitivo siamo andate ad un incontro di travel coaching. Ti chiederai ma cos’è il travel coaching? Sinceramente non l’avevo mai sentito nemmeno io, la ragazza ci ha spiegato che il travel coaching unisce la crescita personale e il viaggio.
In generale viaggiare ti porta fuori dalla tua zona di confort, fare esperienze diverse e scoprire risorse di te che magari pensavi di non avere.
Il travel coaching si chiama così perché da una parte si occupa di viaggi, ma dall’altra invece di crescita personale, intesa sia per persone che vogliono partire da sole, sia i viaggi di gruppo.
Per chi parte da solo ci sono delle destinazioni che sono più adatte per il momento di vita in cui tu ti trovi. A volte si viaggia da soli perché c’è qualcosa per cui di vuole riflettere nella vita di tutti i giorni.
Il travel coaching riguarda anche i viaggi di gruppo in cui sono abbinate visite della città ad attività di crescita personale legate alla suggestione che la città può portare. E’ un percorso di sviluppo e di crescita delle propri potenzialità attraverso il viaggio, come affrontare al meglio il cambiamento.
Ci hanno parlato di come guardare la città da un punto di vista diverso non turistico. La città diventa un pretesto per scoprire cose nuove di noi e guardarci in maniera diversa. Questo può aiutarci nelle situazioni che stiamo vivendo adesso.
Il travel coching permette di fare esercizi i cui si usano dei canali espressivi: l’immaginazione, la scrittura, la fotografia per entrare in contatto con ciò che cerchiamo oggi. Ma il travel coaching ti insegna anche che non si può stare in viaggio tutta la vita. Prima o poi devi fermarti o tornare a casa per imparare a vivere la quotidianità, perché il viaggio è sempre un’eccezione nella vita di tutti noi.
La vera sfida è trovare la propria strada, un lavoro che ti dà soddisfazione avere un proprio progetto di vita da realizzare.
Per concludere la mia esperienza a Milano è stata molto positiva, con la consapevolezza che tornerò perché mi affascina molto, ma non ci vorrei vivere.
Milano come Londra città in cui tutto va veloce, che cammini veloce anche quando non sei di fretta. A Milano non ci si annoia mai ed ogni giorno è sempre diverso.
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Un abbraccio
Elena