Perché visitare il Parco Nazionale di Timanfaya? Ci sono tanti buoni motivi. Quando si arriva al parco naturale di Timanfaya si ha l’impressione di trovarsi nel deserto del Sahara, una terra arida bruciata dal sole.
Il Timanfaya si trova tra i paesi di Mancha Blanca e Yaiza. Il nome del parco è quello di un borgo, che giace sepolto sotto la lava, non c’è nessun albero, è un paesaggio lunare. Fa parte di una riserva della biosfera dell’Unesco e per preservare le sue zone è possibile accedere solo in certe zone. Io ho visitato il parco con un tour. Si parte dall’isolotto di Ilario e si ritorna al punto di partenza.
La strada dei vulcani
La via dei vulcani è l’attrazione principale del parco nazionale. Si tratta di una strada lunga 14 chilometri. Questa strada si può girare solo a bordo di un bus; non si può percorrere per conto proprio. Parte dall’isolotto di Hilario e percorre la ruta de Los Vulcanes. Si vedono crateri di ogni forma, tunnel di lava e pendii di cenere.
Perché visitare il Parco Nazionale di Timanfaya? Dimostrazioni all’isolotto di Hilario
Dal 1730 al 1736 Lanzarote fu colpita da violente eruzioni vulcaniche, che la colpirono e distrussero interi villaggi. Sei anni di eruzioni sono davvero tanti, infatti Lanzarote è cambiata completamente. I vulcani sono inattivi, ma la guida ci ha fatto una domanda: secondo voi potremmo trovarci di nuovo in pericolo? E la risposta è stata si. Infatti ho assistito a delle rappresentazioni dei guardiaparchi, che ci hanno fatto vedere cosa succede sotto la superficie e si possono toccare con le nostre mani le rocce calde estratte dal terreno.
Se si introducono dei rami nel terreno prendono fuoco in pochi secondi, l’acqua versata in un tubo a un metro di profondità risale immediatamente ed evapora tra fischi e sibili. Già a 10 centimetri di profondità la temperatura raggiunge i 140 gradi. Questa rappresentazione fa davvero capire come questa terra è più viva che mai e che potrebbe ancora esplodere.
Perché visitare il Parco Nazionale di Timanfaya? Il ristorante el diablo
Nel centro dei visitatori del parco nazionale si trova un ristorante chiamato il diavolo, costruito da César Manrique in pietra lavica ed è interamente circondato da vetrate. La vista che si può vedere è davvero molto speciale e merita una visita anche solo per questo. In cucina la carne è cotta grazie al calore della terra: la griglia è posata sopra un camino vulcanico.
Giro sul cammello
Quindi perché visitare il parco nazionale di Timanfaya a Lanzarote? Sicuramente per fare un giro sul cammello. La cosa più bella e divertente di questo tour sicuramente è il giro sul cammello. Mi è piaciuto davvero tanto è un’emozione unica, già ci ero salita una volta, ma tanti anni fa e non mi ricordavo fosse così divertente.
In sella al cammello ho visitato paesaggi vulcanici multicolori. Cavalcare un cammello attraverso il paesaggio rosso e marrone è decisamente unico. Ogni cammello ha due posti, quindi se viaggi da sola puoi trovarti vicino ad un altro entusiasmante viaggiatore. La lunga carovana che avanza sullo sfondo delle colline vulcaniche del Parco nazionale di Timanfaya è un’immagine di grande suggestione.
Conclusioni
Questo tour l’ho amato particolarmente e in più mi ha fatto capire come Lanzarote sia una terra dormiente, ma anche esplosiva, non solo perché la terra è sempre viva, ma anche perché secondo me non è ancora al suo pieno sviluppo. Ho prenotato questo tour qui on line, include anche una visita al Jameos de l’agua e una degustazione di vino. Ottimo rapporto qualità prezzo.
Per me in futuro sarà la nuova Tenerife, molti più turisti andranno lì e ci costruiranno sicuramente molto di più, come hanno fatto a Tenerife. Lanzarote è in un momento bellissimo, dove si può ancora stare nella zona più turistica, senza che ci sia così tanta gente. Non è ancora così sviluppata, credo che sia come era Tenerife venti anni fa!
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un abbraccio
Elena